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BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
Correva svelta, incespicando nell’orlo lacero della gonna che sfiorava le caviglie, per vicoli stretti che svoltavano all’improvviso ogni pochi passi. Svelta, svelta, prima che le onde di lamiera calassero e l’occhio si chiudesse. “L’occhio del quartiere”, pensò fantasiosamente Talat.
La piaga forse, o il fiore all’occhiello. La biblioteca era il luogo più anacronistico del quartiere. Un quartiere secolare, a cui la tomba di un celebre santo e poeta musulmano di valore dava il sigillo d’autenticità storica. No, il quartiere avrebbe preferito considerare piuttosto la tomba il proprio occhio.
Asad Baba sfornò una teglia di biscotti, e il loro profumo leggero si riversò per tutta la via. Va’a-le-qum Baba. Asad Baba scosse la testa: nemmeno i biscotti appena sfornati potevano indurre Talat a fermarsi per due chiacchiere, pensò. La fiamma del forno, e la teglia di latta annerita dopo anni di lungo uso, lo facevano sentire solo… gli sarebbe piaciuto dividere con lei l’infornata serale. Per Zahir e Ali, come per tanti altri nel quartiere, Talat era “la ragazza della biblioteca”, e si assiepavano di nascosto dietro gli angoli aspettando di vederla passare.
«In fretta, in fretta, prima che la biblioteca chiuda e il mio libro si perda là dentro». Va’a-le-qum Baba, Va’a-le-qum sorella. Va’a-le-qum fratellino. Va’a-le-qum capretta. […] Talat rise.
Vishwapriya L. Iyengar, La ragazza della biblioteca;Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero i fiori, sai che festa?
Si potrebbe capire a prima vista
chi ha il cuore buono, chi la mente trista.
Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose:
non può certo pensare a brutte cose.
Quest'altro, poveraccio, è d'umor nero:
gli crescono le viole del pensiero.
E quello con le ortiche spettinate?
Deve avere le idee disordinate,
e invano ogni mattina
spreca un vasetto o due di brillantina.
C'era una volta un «I» senza il puntino:
gliel’aveva soffiato via
un vento sventato
scambiandolo per un cappellino.
Rimasto cosi
senza testa,
che male ci resta
quel povero «I»,
davanti ai suoi fratelli e ai suoi cugini
tutti ricconi e pieni di puntini.
Ma una matita rossa
che passava di là
gli regalò un puntino di fuoco.
rosso come una mela,
così bello e fiammante
che tutta la parentela
per la gelosia
ci fece una malattia.
Queste illustrazioni sono esposte alla mostra intitolata "Il gioco dei “se”, evento curato dall'Associazione Kolibrì di Napoli nell'ambito del progetto "Girotondo cambia il mondo", giunto quest'anno alla sesta edizione.
La mostra fa parte del Percorso del progetto, quello dedicato a Rodari nel trentennale della sua scomparsa, e stata inaugurata il 6 Marzo 2010 e rimarra' aperta fino al 5 aprile 2010( Pan , Napoli)
Esporanno anche :
GIORGIA ATZENI, MONICA AURIEMMA, FRANCESCA CARABELLI, LUCA e RICCARDO DALISI, LAURA DI FRANCESCO, PAOLO DOMENICONI, ROSARIA IORIO, VALENTINA MESCRINO, MARTINA PELUSO, DANIELA PERGREFFI, DARIA PETRILLI, RITA PETRUCCIOLI, AMERIGO PINELLI, MARILINA RICCIARDI, FABRIZIO SILEI, FLAVIA SORRENTINO, SALVATORE TROIANO, BRUNA TROISE, MARTINA TROISE, ALESSANDRA VITELLI.